Il mercato delle valvole italiane Oil & Gas rappresenta circa il 33% della produzione a livello mondiale e le città capaci di fornire soluzioni uniche sono Bergamo, Brescia e Pavia.
Questo settore ha un legame stretto con quello del petrolio che negli ultimi anni non ha avuto uno sviluppo stabile a causa della chiusura nel 2020.
Le estrazioni di petrolio sono state più dinamiche in zone dove le valvole italiane non hanno avuto poi così tanta diffusione. L’area MENA (Medio Oriente e Nord Africa) è la zona più gettonata dall’Italia nella vendita dei loro prodotti ma in tempi recenti non hanno ottenuto una produzione florida al contrario di USA o paesi asiatici: in America nel 2020, secondo uno studio effettuato da Confindustria Bergamo, venivano prodotti circa 19.5 milioni di barili al giorno a differenza dei 4 milioni di barili estratti negli Emirati Arabi Uniti.
La crescita mondiale ha interessato in particolare il mercato cinese che tra il 2017 e il 2018 ha avuto un aumento di esportazioni del +12%. Altre potenze sono rappresentate dalla Malaysia con una delle economie più vitali del sud-est, il Canada con una produzione di circa 5 milioni di barili al giorno e la Russia con un’ulteriore crescita prevista nei prossimi 8 anni.
L’Italia non è stata in grado di cogliere questo cambiamento nonostante si distingua dalle altre valvole per i numerosi ambiti applicativi e l’elevato tasso d’innovazione. Queste caratteristiche hanno permesso che il nostro paese si collocasse al vertice delle classifiche internazionali per citazioni brevettuali possedute.