La situazione pandemica ha sviluppato nelle persone una maggiore consapevolezza di una crisi ambientale, mirando ad essere più sostenibili e confermando che la trasformazione digitale è uno dei principali pilastri per costruire economie e società più sostenibili.
L’utilizzo delle tecnologie digitali è stato un salvezza durante il lockdown in modo tale da non far crollare il tutte le attività ma un’occasione di fornire comunque un modo di proseguire in tutti i settori.
Oggi, nel “New Normal”, trasformazione digitale e sostenibilità sono due obiettivi che rappresentano una fonte di crescita e competitività economica per rendere le industrie più sostenibili. Non si può avere sostenibilità senza le tecnologie digitali.
Le nuove tecnologie possono migliorare l’efficienza energetica, dare slancio all’economia circolare, assicurare una migliore allocazione delle risorse, avviare processi aziendali e produttivi fortemente automatizzati e intelligenti, l’inquinamento, la perdita di biodiversità, tenendo in considerazione però che non esistono tecnologie ad impatto zero sull’ambiente; anzi, questo aspetto, derivante dal crescente utilizzo di queste nuove tecnologie è spesso sottovalutato.
Quali potrebbero essere le soluzioni sostenibili da attuare nel nostro Paese?
L’Italia si trova tra gli ultimi paesi nella classifica europea per quanto riguarda le performance digitali e si dovrebbe sostenere l’inclusione sociale, promuovere la partecipazione allo spazio pubblico digitale, aumentare la sicurezza, la protezione e promuovere la sostenibilità del futuro digitale, visto che le persone e i loro diritti sono l’epicentro della trasformazione digitale.
Secondo uno studio, i cittadini chiedono un miglioramento dell’azienda e un’attenzione particolare verso l’ambiente. I temi più richiesti da migliorare sono le condizioni di lavoro dei dipendenti e la loro sicurezza. Per quanto riguarda l’aspetto ambientale viene richiesto di porre attenzione sul consumo dei rifiuti e sulla produzione di inquinamento.